La scatola nera delle auto è un dispositivo elettronico installato a bordo di un veicolo in grado di registrare o comunicare una serie di parametri legati sia al funzionamento del mezzo sia alla sua circolazione. Dovrebbe diventare obbligatoria sui veicoli a partire dal 2022, se l’accordo già raggiunto in sede europea (che prevede anche l’obbligo degli Adas) verrà approvato definitivamente.
I dispositivi, in genere, sono formati da un radiotrasmettitore che opera sulla rete cellulare e che serve per lo scambio di dati a pacchetti (Gprs), un localizzatore Gps e un accelerometro più o meno evoluto a seconda dei modelli. Il primo sensore serve per inviare i dati al server del gestore, il secondo per stabilire la posizione del veicolo e il terzo a registrare l’energia sviluppata in un incidente (misurata in g) dalla quale si può desumere la gravità dello stesso.
L ’apparecchio può essere programmato per inviare automaticamente una chiamata di soccorso in caso d’incidente, comunicando ai soccorritori anche la posizione. Oppure può funzionare come una sorta di guardiano del veicolo e avvisare la sorveglianza privata in caso di tentativo di furto. In ogni modo, la stragrande maggioranza delle scatole nere oggi circolanti in Italia sono legate a una polizza Rc auto e, quindi, vendute o fornite in comodato dalle assicurazioni. In alcuni casi sono il pre-requisito per accedere a sconti sul premio. In altri, concorrono a stabilire il profilo di rischio dell’assicurato e a formulare meglio il costo della polizza.